Arrivo a Takoradi

Takoradi

Passiamo la giornata a Takoradi, in attesa che Edwin ci chiami per farci visitare il porto, e vedere i container di  bauxite, come ci aveva promesso. Facciamo una lunga passeggiata sulla spiaggia, entrando abusivamente anche in qualche giardino e in un campo da golf. Le onde lunghe dell’oceano ci fanno impressione. In spiaggia non c’è nessuno. Di ritorno ci fermiamo a bere in un baretto: è uscito il sole e si muore di caldo!
Vediamo passare un tizio con una roba molla in mano: lo ribeccheremo più tardi e cercherà di vendercela: scopriamo che è un “monitor lizard”, una specie di varano che deve aver ucciso per sbaglio.

Mama Africa is crying

Mangiamo al ristorante un sacco di cibo: Daniela prende red-red (fagioli e plantain fritti), Cristiano banku (palline di roba acida e appiccicosissima) con pesce piccante, che Daniela non apprezza! Dopo pranzo Edwin ci dice di passare dal suo ufficio. Fa un paio di telefonate, e scopre che non ci può far visitare il porto.
Ci lascia allora in compagnia di Mark, che ci spiega il funzionamento della ONG “Chosen souls”, di cui è l’unico stipendiato. Lavorano con bambini che vengono loro segnalati dai servizi sociali, perchè non possono andare a prenderli direttamente in strada. Danno loro un cedi al giorno se si presentano a scuola: questi li induce ad andare e riduce la possibilità che i soldi vengano trattenuti dai genitori. Al momento si occupano quotidianamente di circa 25 bambini. Scopriamo che le spese vengono sostenute in toto dalla famiglia Vanotoo, salvo qualche donazione sporadica. Scopriamo anche che ne ospitano alcuni a casa loro: per questo abbiamo visto diversi ragazzini girare per casa! Chiediamo di usare il bagno, e lui ci apre la porta, ma dice che l’acqua non funziona da due anni! E’ polverosissimo, lui si offre di andarci a prendere un secchio, ma rifiutiamo gentilmente l’offerta e usciamo.
Entriamo nel mercato e compriamo qualche tessuto, poi andiamo alla collina delle scimmie: è un boschetto appena fuori dal centro, e subito ci vengono incontro dei ragazzi che si offrono di accompagnarci dietro compenso, sostenendo che da soli non avremmo visto scimmie, perchè non si fidano di chi non ha la pelle nera. Diciamo che vogliamo provarci comunque, e infatti riusciamo a vederle, anche se un po’ da lontano!
Però in compenso vediamo dei ragni molto da vicino!!
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Torniamo in città e prendiamo un taxi per tornare a casa. Come gli altri giorni, ci danno la cena ma non ci considerano molto. Arrivano due ragazzi, marito e moglie, lei è incinta, con un pancione enorme. Lui, Coby, è molto socievole e si mette a chiacchierare con noi. Dice che Linda è sua suocera. E’ il primo della famiglia che ci considera. E’ un informatico, e si interessa al lavoro di Cristiano.
Domani ripartiamo, prepariamo le valige, e andiamo a nanna.

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